Sunday, August 19, 2007
Reality show
Neanche lo sceneggiatore di "Un giorno di ordinaria follia" avrebbe potuto creare una situazione così surreale! Milano, esterno giorno... CIAK!
Pigramente rientrato alla mia tana, scelgo di fare un salto dal mio pusher di frullati preferito e, ovviamente, scelgo come colonna sonora di questa trasgressione la canzone "Tutti frutti" per il mio walkman (ebbene sì: ancora non sono passato all'I-Pod... :-/ ). Fatto il pieno, mi accingo a sorseggiare quella delizia appoggiandomi delicatamente su una BMW Z5, parcheggiata proprio accanto alla mia macchina, quando il proprietario (?) -un "raffinato" ragazzone di circa 20 anni, accompagnato da una vistosa donna sulla trentina, vestita con scarpe da tennis e pareo multicolore- m'intima a voce alta: "Ehi, capo, così me la ammacchi... Sposta il cu**!!!". Lo guardo, sorrido sardonico e mi appoggio alla mia macchina, parcheggiata a pochi centimetri dalla sua, su un Passo Carraio (i pochi concittadini rientrati erano tutti in Corso Buenos Ayres oggi - ndr). Faccio appena in tempo ad appoggiarmi e a gustarmi un altro sorso di frullato quando, inaspettatamente, la sua degna compagna mi grida: "Mentecatto, quella è la mia macchina! Appoggiati da un'altra parte!!!". Mi faccio serio, guardo la mia macchina per essere sicuro e poi chiedo: "Ah, questa è la sua macchina?". E la donna: "Certo, non hai sentito?! Vatti a sedere da un'altra parte!". Il suo simpatico ragazzo se la ride, io resto in silenzio alcuni secondi, mi bevo un altro sorso di frullato e rispondo: "Mi scusi, non è la mia giornata. Mi siedo su una panchina." Faccio due passi per allontanarmi quando, nel mentre, si avvicinano due "Ghisa" (i vigili urbani di Milano - ndr) che colgono la palla al balzo e, avendo seguito la scena, dicono: "Signora, la sua macchina è in contravvenzione. Non si può parcheggiare su un Passo Carraio... Documenti, per favore." Mi guardo in giro, per vedere se sono in qualche Candid Camera, e mi viene solo da guardare la faccia seria del Ghisa che ha parlato e che sta già mettendo mano al suo libretto quando, all'improvviso, la coppia si volta e si mette a correre; e i Ghisa, dopo un momento di smarrimento, si mettono a correre dietro di loro! Io rimango fermo, col mio bicchiere di frullato -ormai vuoto- in mano... Rido, butto il bicchiere di carta nel cestino, apro la macchina e mi allontano. Gli astanti mi guardano sbigottiti e io penso a come ho scampato la multa... La prossima volta che mi viene voglia di un frullato prendo la metropolitana!!!!!! :-)