Viaggiare è il modo migliore per conoscere il mondo e, a volte, anche il modo migliore per conoscere sè stessi. Quest'anno mi sono concesso un'avventura che sognavo da oltre quindici anni: un "coast to coast" attraverso gli Stati Uniti, metà in automobile con due amici d'infanzia e metà da solo in Greyhound (la compagnia nazionale di pullman - ndr) lungo la mitica Route 66. Il viaggio si è snodato attraverso i grattacieli di New York, le periferie del New Jersey, le foreste del Connecticut, le verdi distese della Pennsylvania, lo spiritualismo dell'Ohio/Amish Country (a cui si riferisce la splendida foto di Rick Prebeg - ndr), le musiche dell'Illinois, il caotico traffico dell'Indiana, il soul del Missouri, la frenesia del Kansas, il silenzio dell'Oklahoma, l'orgoglioso ruggito del Texas, il fascino discreto dell'Arizona, il mistico consumismo dei deserti del Nevada, la magnificenza del Big Sur della California; ma soprattutto si è articolato tra le pieghe di una fantastica umanità, generosa e disponibile oltre ogni immaginazione. Sicuramente nei prossimi mesi tornerò a descrivervi alcuni aspetti di questo viaggio che meriterebbe un post per ogni intensa tappa che ho vissuto, ma ora preferisco ringraziare tutte/i voi per avermi aiutato a ritrovare le energie per poter partire e rimettermi in discussione. Se il selvaggio West è stato dolce con me, forse è perché ero sospinto da un meraviglioso soffio vitale: quello originato dalla vostra premurosa e costante amicizia.
Viaggiare è il modo migliore per conoscere il mondo e, a volte, anche il modo migliore per conoscere sè stessi. Quest'anno mi sono concesso un'avventura che sognavo da oltre quindici anni: un "coast to coast" attraverso gli Stati Uniti, metà in automobile con due amici d'infanzia e metà da solo in Greyhound (la compagnia nazionale di pullman - ndr) lungo la mitica Route 66. Il viaggio si è snodato attraverso i grattacieli di New York, le periferie del New Jersey, le foreste del Connecticut, le verdi distese della Pennsylvania, lo spiritualismo dell'Ohio/Amish Country (a cui si riferisce la splendida foto di Rick Prebeg - ndr), le musiche dell'Illinois, il caotico traffico dell'Indiana, il soul del Missouri, la frenesia del Kansas, il silenzio dell'Oklahoma, l'orgoglioso ruggito del Texas, il fascino discreto dell'Arizona, il mistico consumismo dei deserti del Nevada, la magnificenza del Big Sur della California; ma soprattutto si è articolato tra le pieghe di una fantastica umanità, generosa e disponibile oltre ogni immaginazione. Sicuramente nei prossimi mesi tornerò a descrivervi alcuni aspetti di questo viaggio che meriterebbe un post per ogni intensa tappa che ho vissuto, ma ora preferisco ringraziare tutte/i voi per avermi aiutato a ritrovare le energie per poter partire e rimettermi in discussione. Se il selvaggio West è stato dolce con me, forse è perché ero sospinto da un meraviglioso soffio vitale: quello originato dalla vostra premurosa e costante amicizia.
