Thursday, December 28, 2006

 

Tabula rasa

Le mie (poche) idee non sono ancora chiare e il malessere permane, quindi qui non scriverò altro fino al 2007.
Tuttavia continuerò a farvi visita nelle vostre "case", ovviamente se non disturbo.
Un abbraccio a tutte/i. :-)

Thursday, December 21, 2006

 

“Do They Know it's Christmas?” OVVERO... Natale, dietro il vetro della mia camera.

La sensazione di deserto c'è e permane, purtroppo, ma alcuni col deserto convivono davvero...
quindi allargo l'orizzonte, per ricordarmi/ci che c'è chi sta peggio di me, molto peggio.
Scelgo per farlo una canzone del 1984, quando anche io ero ingenuo, innocente e felicemente inconsapevole della mia ignoranza. Su tutto, direi.

“Do They Know it's Christmas?”
(scritta e cantata dai Band Aid)
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It’s Christmas time,
and there's no need to be afraid.
At Christmas time,
we let in light and we banish shade.

And in our world of plenty,
We can spread a smile of joy.
Throw your arms around the world…
at Christmas time!

But say a prayer,
to pray for the other ones.
At Christmas Time,
it's hard
but when you're not having fun.

And there's a world outside your window
and it's a world of dread and fear,
Where the only water flowing
is
the bitter sting of tears.
And the christmas bells that ring there
are the clanging chimes of doom.
Well tonight thank God it's them
instead of you. (DRUMS)

And there won't be snow in Africa
this Christmas time.
The greatest gift they'll get this year is life..
Ooh…
Where nothing ever grows,
no rain or river's flow.
Do they know it's Christmas time at all?

Here's to you,
raise your glass for everyone
And here's to them
underneath that burning sun.
Do they know it's Christmas time at all?

Feed the world.
Feed the world.
Feed the world.
Let them know it's Christmas Time.
Feed the world.
Let them know it's Christmas Time.
Feed the world.
Let them know it's Christmas Time.
Feed the world…

TRADUZIONE:
"Essi sanno che è Natale?"
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Ormai è Natale
e non c'è motivo di avere paura.
A Natale
noi lasciamo entrare la luce e bandiamo le ombre fosche.

E nel nostro mondo di abbondanza,
possiamo diffondere sorrisi senza risparmio di gioia.
E allora getta le tue braccia attorno al mondo
almeno a Natale!

Soprattutto dì una preghiera,
per pregare per tutti gli altri.
A Natale
è dura,
soprattutto quando tu non stai divertendoti.

Questo perché c'è un altro mondo oltre la tua finestra
ed è un mondo di terrore e paura.
Un mondo in cui l'unica acqua che scorre
è
l'amara goccia delle lacrime.
E le campane di Natale che suonano in questo mondo
hanno i fragorosi rintocchi di un triste destino.
Bene... Questa notte, grazie a Dio, tocca a loro
invece che a te! (BATTERIE)

E non cadrà neve in Africa
questo Natale.
Il dono più grande che possono ricevere quest'anno è la vita.
Ooh..
Dove niente cresce mai
e non c'è pioggia o fiumi che scorrono,
pensi che possano avvertire il clima di Natale?

Qui sta a te,
far mettere gli occhiali a tutti per vedere questo.
E a loro invece sta
non disidratarsi sotto quel sole che brucia.
Pensi che per loro possa esserci l'atmosfera del Natale?

Dai da mangiare al mondo.
Dai da mangiare al mondo.
Dai da mangiare al mondo.
Consenti loro di sapere che è Natale.
(ripetuto fino a sfumare)

Thursday, December 14, 2006

 

La mia letterina di quest'anno

Caro Babbo Natale,
quest'anno credo di essere stato più buono di tanti altri anni, eppure il bilancio di questo 2006 è molto triste per me...
Purtroppo so che non puoi portarmi il regalo che vorrei, probabilmente non potrebbe portarmelo neppure Gesù bambino, tuttavia spero che tu possa aiutarmi a superare questa angoscia che mi sta uccidendo lentamente.
Vorrei innamorarmi, intensamente, e riprendere ad alzarmi la mattina con quell'entusiasmo e quell'ottimismo che hanno contraddistinto tutta la mia vita; in definitiva, ti chiedo di aiutarmi a ritrovare me stesso negli occhi innamorati di una donna che ora non c'è e di cui per il momento non riesco neanche a immaginare l'esistenza.
Ammetto che il mio atteggiamento non è maturo e -forse- non aiuta l'anima di mia madre a riposare in pace, ma il mio tormento è vero e inaspettato. Anche per me. Mi sembra che il giardino fiorito nel quale mi tuffavo ogni giorno sia diventato un enorme, arido, deserto.
Come vedi, caro Babbo Natale, quest'anno il regalo che ti chiedo è particolarmente difficile da trovare. Forse dovrei ripiegare su una "classica" Playstation o un desiderio di quelli che ti riempiono di potere: un bel 13 al Totocalcio o, chessò?, un 6 al Superenalotto. Però il mio desiderio è proprio un nuovo amore. Un amore autentico, vero, forte, sincero e -magari- duraturo.
E se tutto questo è fuori dalle tue possibilità... ...Beh, almeno non portarmi altri motivi di dolore. Il carbone non lo digerisco più.
Salutami le tue renne. :-)

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